giovedì 26 giugno 2008

Terza ondata di controlli all'Ilva di Taranto

Comunicato Stampa

Oggi abbiamo vissuto una giornata particolare. L'Arpa Puglia stava
effettuando il monitoraggio del camino E312 per rilevare la diossina.
Fissando lo sguardo su tale camino le emissioni erano chiare e apparivano
fortemente diluite. Tutt'intorno invece apparivano emissioni opache e
diffuse che fuoriuscivano non dai camini ma dai punti più vari degli
impianti.

Ad esempio dall'impianto dell'agglomerato "sbuffavano" fuori fumi opachi e
densi mentre da camino E312 uscivano fumi bianchi e diluiti.

Oggi ciò che abbiamo visto lo abbiamo filmato con lo scrupolo del regista:
questo scenario è in un video che documenta fin nel dettaglio quanto
diciamo.

Questo ci porta a tre convincimenti.

Primo: occorre un controllo chimico in continuo delle emissioni
industriali, 24 ore su 24, rendendo pubblici i dati, e riteniamo questo
punto imprescindibile per concedere l'AIA, ossia l'autorizzazione a
produrre.

Secondo: occorre un controllo visivo delle emissioni di tutti i punti
critici dell'area industriale anche con riprese notturne mediante
telecamere con tecnologia all'infrarosso, in particolare sul piano
coperchi della cokeria.

Terzo: occorre in particolare avere un controllo non solo delle emissioni
convogliate tramite i camini ma anche di quelle diffuse e fuggitive, ad
esempio utilizzando la tecnologia di rilevazione laser messa a punto da
CESI-Enel. Ossia non basta controllare i camini se poi i fumi "fuggono" da
svariati punti di perdita in modo incontrollato.

L'Arpa Puglia sta svolgendo un lavoro estremamente impegnativo. I suoi
tecnici e il Direttore Generale stanno lavorando con abnegazione e grande
competenza. Tutta la città dovrebbe sostenere l'Arpa in questo imponente
sforzo di acquisizione di dati, in condizioni difficilissime.

Ma occorre lealtà: se si fanno uscire i fumi lì dove non ci sono controlli
diretti, l'Arpa ha il compito di controllare tecnicamente, alla politica
spetta il compito di protestare e di indignarsi.


Biagio De Marzo
Alessandro Marescotti
di
PeaceLink
http://www.peacelink.it
http://www.tarantosociale.org

1 commento:

Peppe 81 ha detto...

Alla politica non solo il compito di protestare ed indignarsi; ma anche e soprattutto quello di garantire che certe cose non si ripetano.
Che diventino, i signori politici, davvero classe dirigente...a condurci verso lidi migliori e meno...inquinati...