domenica 13 aprile 2008

Quel Giardinetto senza fiori...

Giardinetto, 15 km da Foggia. Dal 1996 ospita la discarica più pericolosa e grande d'Italia (70 ettari) di proprietà di Francesco Paolo Fantini, imprenditore di origini abruzzesi ora residente a Lucera, il quale fondò la I.A.O. ( Industria Ambientale Olearia) . Sul terreno di questa azienda sono stati sotterrati da allora rifiuti tossici provenienti anche dalla Germania, dalla Corea del Sud, dall' Enel e dall'Enichem di Manfredonia. I rifiuti sono ovunque, nei capannoni, nel sottosuolo, nell'ex-fornace. Nel 1999 l'area viene posta sotto sequestro dalla Procura di Lucera. Nel 2002 inizia il processo che si concluderà due anni dopo con la sentenza di colpevolezza: gli imputati miscelavano i rifiuti con i laterizi; ma se la caveranno pagando un risarcimento e nulla più. I rifiuti sono ancora lì. Vedere per credere. E' arrivata inoltre la sentenza emessa dal Tribuanle di Bari a marzo del 2007 in cui c'è scritto che nonostante gran parte dei capi d'accusa siano caduti in prescrizione e quindi le condotte penalmente rilevanti non possano essere più perseguite, la società IAO deve provvedere a mettere in sicurezza e a bonificare l'intera area che ha inequivocabilmente contaminato. Questa sentenza, seppur con inspiegabile ritardo (al comune di Troia è arrivata ad Ottobre) è stata trasmessa oltre che agli imputati, come da estremi di legge a COMUNE DI TROIA - PROVINCIA - REGIONE e Comando dei CC di Troia (fonte: http://beppegrillo.meetup.com/193/messages/boards/thread/4225054)
Ad oggi i casi di malattia collegabili alla presenza di rifiuti tossici non sono quantificabili anche perchè il medico Edoardo Bece ha fatto di tutto per non comunicare ai suoi pazienti il rischio che correvano rimanendo in quella zona. L'esempio più clamoroso è del giovane diciannovenne ( tale Cornacchia) il quale era stato dato per spacciato dallo stesso medico, poi operato in quel di Firenze e "miracolosamente" vivo.


di Morena Ruggiero

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