martedì 8 aprile 2008

Ferrara in chiesa, noi in strada

articolo tratto da http://www.agitproponline.com/materiali/materiali.asp?id=144


Giuliano Ferrara è stato nel PCI, nel PSI, in FI; giornalista, conduttore televisivo, direttore di un quotidiano. Attualmente è candidato premier per la lista Pro-life, “Aborto? No, grazie”. Un uomo per tutte le stagioni, dunque.

Ma soprattutto è la punta di lancia di quell’agglomerato tranquillizzante e reazionario che vorrebbe placidamente riportarci all’età della pietra, all’anno zero dei diritti. È il personaggio mediaticamente più evidente di un consesso di vecchi democristiani, cattolici militanti, preti, obiettori di coscienza e criptofascisti, lanciato dalle gerarchie ecclesiastiche nell’orbita politica per sottomettere – nell’era del vuoto ideologico – l’Italia laica ai dettami del Vaticano. La sua “campagna” contro l’aborto è un insulto palese a tutto ciò che abbiamo conquistato in termini di diritti civili in lunghi anni di impegno e di battaglia. È pura velleità oscurantista, provocatoria e fine a sé stessa, senza obiettivi concreti e praticabili. È il tentativo teorico di riportare “in riga” questo Paese e chiudere definitivamente i conti con la sbronza libertaria dei ’60 e dei ’70.

Il suo tour elettorale l’ha portato anche a Foggia. Non ha affrontato la piazza, non si è misurato in comizio. Ha preferito altre vie, quelle del Signore: ad accoglierlo la chiesa di Sant’Antonio, nelle sue strutture di via Smaldone. Un chiaro tentativo di ingerenza ecclesiastica nella vita politica nazionale, a cui siamo tentati (sbagliando) di non far neppure più caso. La Chiesa militante ha bisogno di uomini come Ferrara per tenere l’Italia sotto scacco ed arroccarsi su posizioni medioevali, proprio mentre tutt’attorno l’Europa decide di aprirsi alla modernità ed ai suoi bisogni.

Non ci stiamo a fare da cavie, a farci rinchiudere vivi nell’ultimo blindato serraglio dell’Inquisizione. Non accettiamo che sulle nostre vite, sui corpi delle donne, sulle esistenze e sulle scelte dei singoli, cadano le pesanti ipoteche di cardinali, vescovi e politicanti ipocriti e furbi. Non abbiamo bisogno né di Papi né di Premier

Sappiamo perfettamente, d’altro canto, che contestare un personaggio di tal risma significa concedergli una visibilità che altrimenti dovrebbe sudarsi e che non merita. Ma il silenzio, in un’epoca di indifferenza e di indifferenti, potrebbe essere frainteso, lasciare spazio a deleghe in bianco, strumentalizzato peggio del clamore. Quindi decidiamo di esserci, di manifestare il nostro disgusto per Ferrara ed i suoi superiori (con o senza tonaca), per la sua lista ed i piani che rappresenta in tv. Per promettergli che ad ogni tentativo di scontro ci troverà ai nostri posti, schierati, decisi a non farci strappare ciò che è nostro.

La 194 non si tocca. L’Italia non è il Vaticano.

APPUNTAMENTO MERCOLEDI’ 9 APRILE
ORE 18 IN VIA SMALDONE (ALTEZZA CHIESA S.ANTONIO)
SOTTO LO STRISCIONE


Laboratorio Politico Jacob
Via Mario Pagano, 38 – Foggia
www.agitproponline.com

1 commento:

Peppe 81 ha detto...

E soprattutto che programma può avere una lista con un nome del genere?
Su temi come lavoro, pace ecc., da chi riceverà le direttive?
BAH!