venerdì 4 luglio 2008

"Sì ai rifiuti campani, ma mai nelle discariche"

Diktat della Regione a Bertolaso
"Sì ai rifiuti campani, ma mai nelle discariche"
di Piero Ricci
«Dobbiamo aiutare la Campania ad uscire dall´emergenza, ma questo non può essere un alibi per aiutare gli amici degli amici, non vogliamo che l´emergenza diventi il luna park dei furbi»: il governatore pugliese, Nichi Vendola, tiene dritto il timone del piano rifiuti e tiene alla larga i rifiuti campani dalle discariche pugliesi. «Non vorrei che col pretesto dell´emergenza, si riempissero cave, si chiedessero ampliamenti che possono solo stravolgere la tempistica del nostro ciclo dei rifiuti».

La filosofia di fondo della Regione Puglia nel faccia a faccia con Marcello Fiori, uno dei quattro direttori generali che lavorano col sottosegretario all´emergenza rifiuti in Campania, è in una battuta di Vendola: «Il nostro sottosuolo non si tocca». Scordatevi le discariche, insomma. Ma lo dice a suocera perché nuora intenda. E le "nuore" in questo caso sono i privati, gli imprenditori dei rifiuti che hanno fiutato l´affare. «Le sette sorelle», le ha ribattezzate, appena finito l´incontro tecnico tra Regione e i tecnici del sottosegretario all´emergenza rifiuti in Campania. «I rifiuti campani che siamo disposti ad ospitare - ha detto Vendola - vanno bruciati nel termovalorizzatore e se serve possiamo anche bruciarne di più di quelli già bruciati, ma a condizione che vengano ridotte le quantità di rifiuti che a Massafra bruciano il Veneto ed le altre regioni del Nord. Questa - aggiunge il presidente pugliese - è una delle ipotesi che ho prospettato al governo».

E il governo si tiene buona la Puglia sul fronte rifiuti. Anche su quello, oggi, più caldo del Subappennino dauno dove passano i camion della monnezza per scaricare nella discarica di Savignano Irpino. All´ordine del giorno della riunione presso la presidenza della Regione, c´è soprattutto questo. «La nostra posizione è identica a quella della Regione Puglia, che è l´unica regione che in tutte le circostanze ha consentito alla Campania di soffrire un po´ di meno. Per questo è doveroso che tutto ciò che accade in Puglia sia concertato con le amministrazioni locali», dice subito Fiori, prima di cominciare la riunione con Losappio, il direttore generale dell´Arpa Puglia, Giorgio Assennato, i rappresentanti della prefettura e della Provincia di Foggia, il comandante della guardie provinciali di Foggia e tecnici della Regione Puglia.


Alla fine dell´incontro durato un paio d´ore, è Losappio a spiegare che firma non c´è stata e che la Puglia ha subordinato la sua adesione a tre condizioni. «Intanto entro 15 giorni - spiega Losappio - terminerà il transito di camion vuoti sulle strade pugliesi provenienti da Savignano. Già erano stati bloccati i camion pieni diretti in discarica; entro il 17 luglio non passeranno dalle strade del Subappennino quelli che hanno già sversato».

Ma sul tavolo col governo, la Puglia ha ottenuto che i tecnici dell´Arpa possano effettuare i controlli nella discarica di Savignano per verificare la natura dei rifiuti smaltiti. «Abbiamo ricevuto rassicurazioni dalla Protezione civile che si tratta solo di rifiuti solidi urbani - spiega l´assessore pugliese - ma vogliamo che i nostri tecnici possano approfondire i controlli. Saranno necessari accordi, che vogliamo avviare, con Arpa Campania. Il decreto ministeriale di avvio di Savignano prevede anche rifiuti pericolosi, ma vogliamo solo rifiuti solidi urbani». Infine la bonifica della discarica di Difesa Grande ad Ariano Irpino, l´altra che sorge ai confini con la Puglia e che desta allarme. «Quella discarica dovrà essere bonificata dopo l´inserimento dell´impianto tra i siti di interesse nazionale da parte del ministero dell´Ambiente», conclude Losappio dopo aver saputo da Fiori che il sottosegretario ha già sollecitato in tal senso il ministero dell´Ambiente.
(03 luglio 2008)
http://bari.repubblica.it/dettaglio/S%C3%AC-della-Regione-ai-rifiuti-campani-da-bruciare/14830
45?ref=rephp

2 commenti:

Anonimo ha detto...

RIFIUTI BRUCIATI NEL TERMOVALORIZZATORE?
QUESTO SAREBBE IL RIMEDIO PUGLIESE AL PROBLEMA "MONNEZZA"?
QUI DAVVERO SI SCHERZA COL FUOCO....E LA SALUTE PUBBLICA!
E LE NANO-PARTICELLE?
I METALLI PESANTI?
LE DIOSSINE? IL TUTTO DERIVATO DALLA SCELTA SCELLERATA DI INCENERIRE ANZICHE' DIFFERENZIARE E RECUPERARE I RIFIUTI.
CHIEDIAMO AL GOVERNATORE NIKY VENDOLA DI CONDURRE UNA SERIA ED APPROFONDITA ANALISI SULLA PRESENZA DELLE SOSTANZE SU CITATE NELLA FAUNA E SULLA FLORA DI MASSAFRA E DINTORNI(dove c'e' l'unico inceneritore della Puglia).
COSI' SAPREMO "DI CHE MORTE DOBBIAMO MORIRE" IN PUGLIA(visto che ne sono previsti tanti).

MAIELLARO.

Anonimo ha detto...

CON DECISIONE DOBBIAMO FAR CAPIRE AI NOSTRI POLITICI, PROFESSIONISTI E DILETTANTI, CHE SIAMO STANCHI DI ASPETTARE.

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AIUTIAMO I NOSTRI POLITICI, PROFESSIONISTI E DILETTANTI, A FARE LA SCELTA GIUSTA.

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FACCIAMOGLI SAPERE CHE NOI SAPPIAMO!